Nel II secolo d.C., nella parte nord-occidentale della città di Solin fu costruito un anfiteatro che poteva ospitare 18.000 spettatori. Il suo aspetto in quel tempo è ancora oggi facilmente ricostruibile. La parte centrale dell’auditorio era riservata al governo della città e proprio in quel luogo fu rinvenuta una parte dell’iscrizione: “RP DONO DEDIT”, a testimonianza che l’anfiteatro era un dono di un ricco Salonitano. Sono presenti anche la “Porta Pompae” attraverso la quale entravano i cortei dei gladiatori e gli spazi destinati agli animali (carcasse). L’anfiteatro sopravvisse al fallimento di Salona, ma fu demolito dai Veneziani.






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